Una volta liberata Laura,
Carol non la accompagna a villa Castelli ma la porta a casa con sé, con la
scusa che Sebastian e la sua abitazione sono sicuramente controllati dalla
polizia. La Grimani inventa di essere stata contattata dai rapinatori che le hanno
chiesto un riscatto, e di averlo pagato senza esitazione alcuna. Laura racconta
le fasi peggiori della sua prigionia, ma non sa chi fossero i suoi
sequestratori. Se è riuscita a non impazzire è stato solo per la voglia di
riabbracciare i figli e il marito.
Quando Sebastian e Jacopo
irrompono nella cella bunker, di Laura è rimasta solo una maglietta. E la voce
contraffatta di Leo. Prima Brera sfotte Castelli, poi gli intima di non parlare
a nessuno della moglie e quindi lo minaccia.
A Sveva, meravigliata perché
la madre ha un appuntamento con Adam, proprio quest'ultimo racconta di aver conosciuto
Margherita a New York. Sono, insomma, due vecchi amici che si sono casualmente
ritrovati. Al suo cavaliere, la donna riferisce di avere dei problemi
economici e che non sa a chi rivolgersi per risolverli. Adam si offre di
trovarle un finanziatore.
Gli ordinativi del vino
“Fiore di luce” sono cospicui e Brando si felicita con Sveva. E’ contento di
averla come socia e definisce il suo ritorno a Serralunga una vera benedizione.
Ivan espone i propri dubbi a
Cecilia, accusando Zeno. Infatti Bettini ha constatato che la chiave della
cassetta di sicurezza non era al solito posto; qualcuno l’ha prelevata e poi
riportata, ma sbagliando cassetto. In casa sua, prosegue, sono entrati solo
Zeno e Damiano, e di quest’ultimo metterebbe entrambe le mani sul fuoco.
Consiglia a Cecilia di stare attenta, Zeno è pericoloso.
Davanti ad un boccale di
barbera, Zeno confida a Cecilia che presto diventerà socio alla pari di
Damiano. Infatti è intenzionato a prelevare le quote di Ivan, una volta che
Bettini sarà incriminato.
Però, di fronte alla faccia
perplessa della Castelli, Bauer è pronto anche a rinunciarvi. Vuole che la
futura moglie sia orgogliosa di lui... (A cura di Francis)