mercoledì 12 febbraio 2014

Centovetrine, riassunto puntata del 12 febbraio 2014

L’iniezione fatta a Sebastian non è per ucciderlo, ma solo un semplice antidolorifico. E Castelli ne ha veramente bisogno se ha avuto la forza di nascondersi in una cassapanca per sfuggire a Valerio e poi tornare a soffrire sul materasso. Chi gliela ha fatta è un vecchio amico al quale era destinata l’unica telefonata che il ferito poteva fare.
Si avvicina la festa di san Valentino e Jacopo legge un romanzo alla sua innamorata. Lei non vuole conoscere la fine, ma Jacopo precisa che è solo una storia scritta da un altro; sta a loro due scrivere la loro storia. E, diventando audace, Castelli chiede a Fiamma di trasferirsi da lui. La ragazza accetta e ne informa subito il padre, che non solleva nessuna obiezione. Anzi, le augura di essere felice. I due si abbracciano e Fiamma si accorge che Leo ha indosso una pistola. Immediatamente lo accusa di voler uccidere Sebastian. Padre e figlia lottano, ma è Leo ad avere la meglio e ad abbandonare l’abitazione.

Milo è cresciuto e amaramente il ragazzino si lamenta perché Damiano e Cecilia non si sono mai fatti vivi con lui. Ora è a Torino per effettuare gare di nuoto. Cecilia si sente sola ed ammette di essere stanca di buttare via la sua vita per niente. Ci pensa Milo a ridarle il buonumore trascorrendo con lei, e con Damiano, un piacevole pomeriggio in piscina.
La “caccia al tesoro” prosegue. Dai suoi informatori Adam apprende che un uomo, arrivato a bordo di un pickup, ha trascorso la notte in un vivaio. Perché? Ma è ovvio, perché è lì che si nasconde Castelli.

Allora Leo, con la pistola in pugno, entra tranquillamente nel magazzino del vivaio e vede Sebastian sul materasso sofferente che non può reagire. “O mi spari qui o te ne vai al diavolo”, mormora sprezzantemente Sebastian. (A cura di Francis)