L’iniezione fatta a Sebastian
non è per ucciderlo, ma solo un semplice antidolorifico. E Castelli ne ha
veramente bisogno se ha avuto la forza di nascondersi in una cassapanca per
sfuggire a Valerio e poi tornare a soffrire sul materasso. Chi gliela ha fatta
è un vecchio amico al quale era destinata l’unica telefonata che il ferito
poteva fare.
Si avvicina la festa di san
Valentino e Jacopo legge un romanzo alla sua innamorata. Lei non vuole
conoscere la fine, ma Jacopo precisa che è solo una storia scritta da un altro;
sta a loro due scrivere la loro storia. E, diventando audace, Castelli chiede a
Fiamma di trasferirsi da lui. La ragazza accetta e ne informa subito il
padre, che non solleva nessuna obiezione. Anzi, le augura di essere felice. I
due si abbracciano e Fiamma si accorge che Leo ha indosso una pistola.
Immediatamente lo accusa di voler uccidere Sebastian. Padre e figlia lottano,
ma è Leo ad avere la meglio e ad abbandonare l’abitazione.
Milo è cresciuto e amaramente
il ragazzino si lamenta perché Damiano e Cecilia non si sono mai fatti vivi con
lui. Ora è a Torino per effettuare gare di nuoto. Cecilia si sente sola ed
ammette di essere stanca di buttare via la sua vita per niente. Ci pensa Milo a
ridarle il buonumore trascorrendo con lei, e con Damiano, un piacevole pomeriggio
in piscina.
La “caccia al tesoro”
prosegue. Dai suoi informatori Adam apprende che un uomo, arrivato a bordo di
un pickup, ha trascorso la notte in un vivaio. Perché? Ma è ovvio, perché è lì
che si nasconde Castelli.
Allora Leo, con la pistola in
pugno, entra tranquillamente nel magazzino del vivaio e vede Sebastian sul
materasso sofferente che non può reagire. “O mi spari qui o te ne vai al
diavolo”, mormora sprezzantemente Sebastian. (A cura di Francis)