lunedì 3 febbraio 2014

Centovetrine, riassunto puntata del 3 febbraio 2014

Brando è tornato non appena ricevuto il messaggio scritto da Viola, ma la moglie è ugualmente insoddisfatta perché il marito è partito con Sveva ben sapendo il momento terribile che lei stava attraversando. E, oltretutto, non rispondeva al telefono e non l’ha mai cercata. Lui, quando è arrivata la terribile notizia della morte di Sebastian, era accanto alla Maestri e non a lei. 
Viola non vuole che questo accada più, ma è proprio lei che rinuncia a trascorrere il pomeriggio assieme a Brando quando riceve una busta contenente un foglio sul quale c’è scritto un orario e un luogo d’appuntamento: “Oggi, alle ore 10, al Grand Hotel”. Viola si precipita sicura che il messaggio sia stato scritto dal padre, ma una grossa delusione la attende. Nella stanza d’albergo troneggia solo un portatile dal quale una voce metallica le ordina di aprire il cassetto del comodino. Dentro c’è l’articolo ingiallito di un giornale che parla di un omicidio avvenuto in Guatemala molto tempo prima e rimasto irrisolto. L’uomo assassinato si chiamava Brian Bricker, nome che Viola dovrebbe ricordare benissimo.
E pensare che Ivan aveva persino pensato di lasciare Oriana per lei. Frida non si scompone nell’udire la rivelazione pronunciata da Bettini, la sua espressione non cambia. Considerato poi che non ritiene di avere un futuro, non capisce nemmeno perché debba confessare il nome dell’assassino.

Commosso dalle parole che Laura ha pronunciato in conferenza stampa, Jacopo la ringrazia e la invita a tornare a vivere a villa Castelli. “Torna a casa, Laura”. Perché no? Sono una famiglia e si vogliono bene.
Ettore vede Matilda al bar e le si siede accanto. La Herrera ammette che Sebastian è stato un pessimo marito, ma ha sempre voluto molto bene ai suoi figli. Per questo teme che Jacopo voglia vendicarsi del padre commettendo qualche atto illecito contro Leo.
Al Consiglio di Amministrazione, Rabbolini mette ai voti la proposta se confermare la fiducia al presidente Jacopo Castelli. Interviene la Grimani, chiedendo a Jacopo di dimettersi e di lasciare il posto ad una persona che nessuno può contestare: Ettore Ferri.

Tracce di sangue in un fienile ed una scatoletta di tonno aperta portano ad una persona che sta dormendo sotto uno straccio: Sebastian. (A cura di Francis)