venerdì 9 maggio 2014

CENTOVETRINE riassunto puntata del 9 maggio 2014

Ettore ricorda. Viveva a Tangeri e aveva un fratellino, Omar, di 5 anni più giovane. Quando un incendio, proveniente dalla vicina kasbah, arrivò nella loro abitazione e Omar rimase inchiodato sotto una trave, lui non ce la faceva a liberarlo, il fumo lo stava soffocando e scappò. Non si salvò nessuno. Si imbarcò per la Corsica dove venne ospitato in un orfanotrofio.
Omar aveva solo 3 anni, per questo probabilmente non lo ha riconosciuto, risponde Ettore a una domanda di Diana. Però è intenzionato a chiedere al probabile fratello che ricordi ha dell’infanzia. Poi si recherà a Tangeri per scoprire la verità sull’incendio. Emma per il momento non deve sapere nulla.
Scusandosi con Cedric, Ettore gli conferma che i quadri li vuole acquistare veramente, gli ricordano il suo passato. Il pittore, però, ribadisce che non glieli venderà mai. E avvicinatosi a Leo, che stava pranzando al winebar con Fiamma, gli propone una collaborazione.

C’è un’altra trave che blocca una persona: Brando. Il primo a risvegliarsi dopo la scossa di terremoto è Adam, praticamente  incolume. Invece di soccorrerlo, Adam gli toglie dalla tasca dei pantaloni il documento che doveva firmare per rendere a Salani le quote di Serralunga. "Tanto non ti serviranno più", mormora. Brando però si sveglia a sua volta e chiede aiuto. Vega non ha tempo da perdere, potrebbe esserci un’altra scossa di assestamento, e scappa. Del resto Brando gli fa più comodo da morto che da vivo. Ma nel cortile della filanda gli appare la visione di un bambino - se stesso da piccolo - che gli rinfaccia che lui e Fiamma non lo avrebbero mai lasciato morire.

Dopo aver lasciato il padre ancora seduto al tavolo, e al quale aveva nuovamente rinfacciato di averle rovinato la vita, Fiamma entra nel bagno del centro commerciale e beve direttamente dalla boccetta tutto l’ansiolitico che essa contiene. Quindi sviene. Carmen lancia l’allarme... (A cura di Francis)