venerdì 13 febbraio 2015

CENTOVETRINE | Riassunto puntata del 12 febbraio 2015

Jacopo non capisce perché Fiamma insista tanto a voler riallacciare il loro rapporto, addirittura acquistando biglietti aerei senza nemmeno consultarlo. E’ vero, ammette la moglie, abbiamo commesso entrambi molti errori, ma siamo riusciti ugualmente ad andare avanti. Perché adesso no?
Passando per la hall del centro commerciale, Laura vede Gaia telefonare e ascoltando la conversazione intuisce che parli con un amante. Disgraziatamente anche Damiano, seduto al bar, sta parlando al telefono. Credendo che i due si stiano telefonando, Laura accusa Damiano di essere un idiota.
Cecilia è di turno in commissariato – almeno è quello che lei dice a Damiano – pertanto villa Castelli sarà libera per la notte. Gaia subito ne approfitta per invitare a cena il suo Gian Filippo, convincendo Damiano a lasciarle via libera. Laura spia la loro conversazione e tira le sue errate conclusioni, delle quali informa subito Cecilia.
Bauer passa da casa per cambiarsi. Gaia ha imbandito la tavola con candele e fiori. Sbadatamente, però, rovescia l’acqua del vaso addosso a Damiano e inizia a slacciargli la camicia affinché si asciughi. Un applauso li sorprende: è Cecilia.

L’ex manager del figlio dell’emiro possessore della maggioranza dei centri commerciali asiatici, sarà a Torino. Carmen è entusiasta e spera di scroccargli una intervista per Cento. Ma il manager è praticamente inaccessibile; Carol già medita di entrare in affari con lui.
Viola ha deciso di vendere le sue quote di Serralunga a Adam; sicuramente piacerà a Brando, è il suo miglior amico. Vega accetta con entusiasmo.
Jacopo rinfaccia al padre di non star facendo nulla per cacciare Carol dalla holding pur avendo in mano le prove della sua colpevolezza. Sebastian non vuole che il figlio sia coinvolto, anche perché i mezzi che userà per convincere il fratello di Rudolph non saranno molto legali.
Patrik Fassbinder è a Torino e Sebastian si presenta. Gli fa capire che se otterrà quello che desidera mollerà Rowena al suo destino.
Dopo cena, davanti ad un bicchierino di grappa, Castelli chiede al cognato di Rowena di poter entrare, anche solo per due ore, nella villa dei Fassbinder. In cambio i suoi avvocati saranno meno agguerriti nel trattare il caso della successione. Vuole avere accesso ai documenti di Rudolph, sono quelli che gli interessano, non difendere Rowena.

Jacopo aggredisce Patrik mentre sta uscendo dalla villa, e lo rinchiude in un angusto stanzino. Vuole che il fratello di Rudolph gli firmi un documento, con il quale venga riconosciuta a Rowena la sua eredità, ed anche il possesso della villa... (A cura di Francis)