Di fronte alla “sparata” di
Carol, Sebastian esita. Non ritiene sia il momento adatto per tirare fuori la
documentazione prelevata in Svizzera. “Perché non tentare?”, risponde Castelli
alla domanda di Ettore che gli chiede cosa ne pensi della proposta di fare affari
con l‘emiro, così come ipotizzato dalla Grimani. Sebastian chiede però di
vedere il contratto firmato; Carol prende tempo e Sebastian le concede due
giorni.
E se Carol avesse ragione e
tenesse in saccoccia un accordo firmato con Al Sharqi?, risponde Sebastian a
Rowena che lo accusa di non aver controbattuto, in CdA, all’intervento della
Grimani. Castelli è sicuro che comunque Carol non firmerà mai quel contratto,
lui ha la donna in pugno: sarà lui, quando giungerà il momento, che firmerà
l’accordo.
Poi Castelli riesce ad
ottenere alcune informazioni sul figlio dell’emiro e constata che è impossibile
farsi ricevere da lui. Nessuno lo conosce e non si è mai fatto fotografare. Più
intraprendente del suo rivale in affari è Carol che, dopo essersi documentata
sullo sport equestre preferito dall’emiro, cioè il dressage, si presenta
all’asta di purosangue e si mette in mostra battagliando con Zambrini, il
manager dell’arabo, e facendo lievitare alle stelle l’offerta di un cavallo. In
una pausa, Carol supplica lo stretto collaboratore di Al Sharqi di farglielo
conoscere. E, ammiccando, bisbiglia: “Non se ne pentirà”.
Oltre all’ingombrante cognome
che porta, Vincent non vuole avere Viola come collaboratrice, non vuole avere
problemi sul lavoro. La Castelli ribatte che se pensa che il problema sia il
loro incontro amoroso di qualche giorno prima, non deve preoccuparsi: lei lo ha
già dimenticato.
Nemmeno dopo un allenamento a
squash Vincent è disposto a cambiare idea. Viola lo sfida ad una partita vera:
se vincerà otterrà la carica. Ma perde. Ugualmente Vincent le conferma il suo
impiego di marketing manager; lo ha ottenuto perché non si è mai arresa, è
questo è per lui una garanzia. Felice è pure Ettore, che però ha una richiesta
da farle: vuole che Viola osservi le mosse del nipote e riferisca eventuali
problemi che potrebbero sorgere. Vincent è troppo impulsivo e ha bisogno di
avere accanto una persona responsabile.
Adam si giustifica davanti a
Alba; non voleva offenderla, ma la figlia di Sebastian non accetta le sue scuse
e Vega sbotta: non vuole trovarsi a dover rimediare ai casini che
combinerebbero quei ragazzi. Alba difende i suoi ospiti rinfacciandogli: da che
pulpito viene la predica!
Ancora offesa dalle parole di
Adam, Alba rifiuta il suo invito a cena, non ha tempo, sta tinteggiando una
parete della casa famiglia. Poi, improvvisamente, ha un malore e sviene... (A cura di Francis)