martedì 28 luglio 2015

UN POSTO AL SOLE riassunto puntata del 27 luglio 2015

Con tutto il caos che hanno causato Andrea e Guido sul set dove sta posando Arianna, la collana che la Landi doveva mettersi, e che non si è messa, è sparita. Del Giudice prima l’accusa che la sparizione è colpa della sua disattenzione, e poi anche che è stata lei a rubarla. Andrea, da bravo investigatore, pensa invece che sia stato Del Giudice stesso a intascarsela. Ha notato che il fotografo non se la passa poi tanto bene a livello finanziario.
Mentre passeggia per le strade di Napoli per farsi passare l’arrabbiatura, Serena incontra un'amica del tempo dell’università. Dopo aver ricordato i bei tempi passati, le due donne si ripromettono di rivedersi più spesso.
Rientrata a casa, Serena informa Filippo di aver deciso di rinunciare all'incarico, ma precisa che la decisione è stata solo sua, non certo per compiacere il marito. Quindi suggerisce a Filippo di farsi aiutare da uno specialista per accettare la morte del figlio Valerio e di non vivere con il peso del rimorso: Filippo infatti si accusa di averlo lasciato incustodito e per questo Valerio è scomparso.
La mattina dopo si rifà viva Miriam, l’amica dell’università, e chiede a Serena se può passare da lei a prendere un caffè. Troppo tempestiva...

Caputo prosegue nella sua opera di insultare Sandro, reo di star mandando i cantieri alla rovina, e di rammaricarsi per il licenziamento di Ferri. Gli operai sono tutti dalla sua parte. Renato si sfoga con Roberto. Le maestranze non accettano Sandro: è proprio quello che Roberto voleva sentirsi dire.
Marina, sebbene con toni diversi da quelli di Caputo, sostiene che Renato è sì un bravo dirigente, ma deve essere guidato da una persona con più personalità. E questa persona, che piaccia o no, è Roberto Ferri.

Mettendo da parte l’orgoglio, Sandro si presenta dal padre chiedendogli di riprendere il suo posto ai cantieri. E’ proprio quello che si aspettava Roberto, ma intanto Renato incarica Franco di indagare su Ferri. Ritiene che l’atteggiamento provocatorio di Caputo non sia farina del suo sacco. (A cura di Francis)