mercoledì 27 novembre 2013

Centovetrine, riassunto episodio del 27 novembre 2013

Zeno è perplesso; Damiano non può accusare Frida di essere colpevole senza esibire delle prove. Consiglia perciò a Cecilia di denunciare il fratello perché ostacola le sue indagini ufficiali. Sospetta che Damiano sia rabbioso perché Frida lo ha tradito proprio con Bettini.
Sebastian affronta Carol rinfacciandole di essere a conoscenza che non è andata a Parigi ma a Marrakesh. L’ha seguita perché sperava che lo portasse da Laura. Considerato che Vinicio è ancora vivo, perché è tornata a Torino recitando la scena dell’orfana affranta? Cosa nascondono tutte le sue menzogne? Qual è il suo vero obiettivo?
Offesa dalle parole di Castelli, Carol gli annuncia di voler rassegnare le sue dimissioni immediate. Non le interessa la poltrona da Presidente, però lo prega di non dire a nessuno che Corradi è vivo. Ne va della sua sopravvivenza. Ammette che è vero che voleva vendicarsi dopo che Sebastian ha mandato all’aria il piano studiato da Vinicio  per impossessarsi della holding, ma ora è stanca. Toccato dalle parole della Grimani, Sebastian vuole fidarsi di lei, e la prega di restare. Insieme potranno costruire un futuro migliore.

Jacopo, dal canto suo, non crede alla sincerità di Carol, non si fida del sesto senso del padre. Sebastian è però ottimista perché è stata rintracciata Stefania, forse la compagna di cella sa dove sia nascosta Laura. Castelli ha tante belle sensazioni: sa che Carol è sincera e che presto riabbraccerà la moglie.

Damiano è preoccupato perchè Frida gli ha telefonato chiedendo aiuto, ma la linea si è interrotta. Cecilia e una squadra di poliziotti accorrono nell’abitazione della cantante, ma la trovano vuota. Per terrà, però, c’è una macchia di sangue. Chi l’ha aggredita? Ivan?