Alberto muore ma, nonostante l'abbia fatto per salvarle la vita, Pepa non riesce a soffrirne, sentendosi invece tristemente sollevata dopo i patimenti che l'uomo le ha inferto, fino a quando Don Anselmo, durante il funerale del dottore, non la convince che non deve sentirsi in colpa per questo mancato dolore, ma che deve invece pensare a rifarsi una vita, anche in considerazione del fatto che, essendo vedova, può risposarsi senza bisogno di chiedere l'annullamento del vincolo precedente. Finalmente lei e Tristan sentono avverarsi il sogno di costituire una famiglia assieme al piccolo Martin, senza tuttavia aver fatto i conti con Donna Francisca. Hipolito diventa sempre più popolare nel paese, tanto da indurre i compaesani a rivolgersi a lui per ricevere consigli invece che al padre sindaco, suscitando nel genitore un'insana gelosia che lo porterà a cacciare il figlio di casa, una volta scoperto che il ragazzo sogna di prendere il suo posto come primo cittadino. Juan, nel tentativo di riconquistare Soledad (ormai riavvicinatasi fisicamente e mentalmente alla madre), le scrive una lettera che farà consegnare a Mariana, ma - nonostante l'intercessione della sorella - la ragazza si rifiuterà addirittura di leggerla e la strapperà... Ramiro e Alfonso vanno a trovare Sebastian in carcere (ormai con ben poche speranze di cavarsela dall'ingiusta accusa di complicità con gli anarchici dovuta al suo amore per Virtudes) e questi rivela ai due di aver capito che, in realtà, Gerardo non è mai scappato con l'esplosivo ma lo ha riportato in un capanno già in precedenza controllato dalla Guardia Civile e pertanto considerato sicuro dal terrorista. I Castaneda, pertanto, escogitano un piano per smascherare Gerardo e salvare Sebastian, coinvolgendo anche Raimundo. I tre sorprendono l'anarchico e Virtudes presso il nascondiglio degli ordigni, li catturano e si apprestano a distruggere la baracca prima di consegnare i prigionieri alla Guardia Civile, ma i due anarchici si liberano, correndo dentro il capanno per cercare inutilmente di evitare l'esplosione che avviene un secondo dopo il loro ingresso...