mercoledì 11 dicembre 2013

Centovetrine, riassunto puntata dell'11 dicembre 2013

Una telefonata fatta a Brando da un amico siciliano lo mette sul chi vive e decide di affrontare Sveva accusandola di averlo tenuto all'oscuro di una iniziativa assunta dalla ragazza. Sembra, infatti, che Sveva abbia preso contatti con il vigneto Baronello perché intende acquistarlo. Sentitosi scavalcato dalla decisione della Maestri, Salani le ricorda che le decisioni le prende lui e che se ciò non le va bene può anche andarsene. Dopo aver sostenuto che Brando non ha nessuna fiducia in lei, Sveva insiste e invita sia Brando che Viola ad accompagnarla a Torregrotta, in Sicilia, per visitare la tenuta. Qui giunti, Brando si innamora subito del vigneto trovandolo magnifico... e l’acquisto è cosa fatta!

Se ieri Cecilia era certa della colpevolezza di Ivan, oggi lo è altrettanto per quella di Zeno. Però, come comunica a Damiano, non lo vuole denunciare perché, tramite lui, intende arrivare anche ai complici. Damiano è scettico; il fratello avrà compiuto in passato azioni poco lodevoli, ma non è un assassino.
Comunque Cecilia lo sospetta, e rifiuta le avance del fidanzato. E’ stanca. La mattina dopo Zeno la raggiunge in commissariato, probabilmente si è accorto che la convivente lo evita. Infatti si è alzata prestissimo senza nemmeno salutarlo. Soprassedendo alla proposta di Zeno di trascorrere insieme una giornata distensiva, Cecilia gli mostra il guanto nero ma si rifiuta di dargli ulteriori informazioni sulle indagini, sebbene Bauer gliele chieda ansiosamente. In particolare a Zeno interessa conoscere se sono state trovate sul reperto tracce di dna.
Obbedendo alla richiesta di Laura, Leo l’accompagna a Centovetrine, ben sapendo che Sebastian era impegnato in una cena di lavoro con una avvenente bionda russa. Laura lo scorge senza peraltro notare nel marito tracce di disperazione o sconforto. Non è certo quello di Castelli l’atteggiamento di un uomo distrutto dalla perdita della moglie.

Perentoriamente Carol consegna a Sebastian le proprie dimissioni dalla holding, rinfacciandogli che se il padre è morto la colpa è solo sua. Con la sua confessione alla polizia Sebastian ha sacrificato la vita di Vinicio per nulla, in quanto non sa nemmeno dove si trovi Laura. (A cura di Francis)