lunedì 13 gennaio 2014

Centovetrine, riassunto puntata del 13 gennaio 2014

Rabbolini ammette di aver incontrato Carol e di averle chiesto, a nome dei soci di minoranza, di tornare a capo della holding. Sebastian si infuria, la Grimani è una opportunista e Rabbolini è peggio di lei. L’uomo, offeso, abbandona il tavolo e Jacopo cerca di calmare il padre. Non hanno bisogno di nuovi nemici.
Un messaggio inviato a Zeno, e con il quale lo si convoca ad un altro incontro, viene tradotto dalla polizia; questa volta Cecilia è certa di incastrarlo definitivamente.
La troupe televisiva è pronta per registrare un’altra puntata dedicata ai vigenti di Serralunga, ma questa volta il regista vuole intervistare tutti e tre i soci. Sveva, rientrata dalla Sicilia, accetta, comunicando però a Brando che, dopo la registrazione, intende trasferirsi per sempre nel possedimento isolano.
L’idea dell’intervista a tre non piace a Viola, però gradisce l’idea che l’enologa lasci per sempre Serralunga. Quindi confessa a Brando di aver assistito alla confessione della Maestri e non si fida più di lei. Si sente tradita.

Per amore di Jacopo, Fiamma si sta sottoponendo a terapia psicologica. Sente che lui è l’uomo giusto e che riuscirà a farle superare i traumi del passato.
Leo accompagna Laura a prendere le sue cose a villa Castelli, ma nel frattempo arriva Sebastian che aggredisce Brera con pugni e calci. Quindi cerca di abbracciare Laura urlandole che Leo e Carol sono complici e che hanno ordito un piano diabolico ai loro danni. Brera e Castelli si rinfacciano, a vicenda, di essere dei criminali. Rientrato a casa, Sebastian scrive una lettera e chiede a Jacopo di recapitarla a Laura. Deve farle capire che lei si sta fidando delle persone sbagliate... (A cura di Francis)