A Rapallo, Fiamma aspetta e
spera, sguardo sognante e orologio alla mano. Ma non si avvera. Jacopo è così
vicino a lei che la ragazza potrebbe sentire il suo profumo, ma Castelli è
titubante, pensa alle promesse fatte al padre di aiutarlo nella conduzione della
holding, e nonostante i 200 chilometri percorsi, fa marcia indietro.
Nel parlatorio, Zeno e Frida
si ritrovano faccia a faccia. Chissà perché solo Zeno ha le manette, manette
che Cecilia si rifiuta di togliergli, lui è un imputato come un altro! Per il
momento Cecilia spia i due carcerati che si parlano. Frida ritiene il socio uno stupido per essersi fatto arrestare. Oltretutto per una donna!
Dopo Frida, è la volta di
confrontarsi con Damiano. Zeno lo incontra nel corridoio del commissariato
(come avviene spesso quando c’è di mezzo un arrestato) e alle accuse del
fratello, Bauer risponde: “Sono quello che sono. Non riesco a cambiare
nonostante i miei sforzi”. Così come Cecilia, anche Damiano è molto drastico
nel liquidare Zeno. Cecilia poteva essere la sua redenzione; i tipi come lui
non possono essere salvati. E smorzando la richiesta che Zeno gli fa fissandolo
con i suoi occhioni, Damiano risponde che non ci sarà, un domani, quando verrà
scarcerato.
Quindi, interrogato da quella
che doveva essere la sua dolce metà, ma che si è rivelata una integerrima
poliziotta che non si lascia addolcire da amorosi sguardi, Zeno fa i nomi sia
del capo dell’organizzazione che del killer che ha ucciso Oriana. La Daverio
aveva riconosciuto il boss e lui non ci ha pensato due volte a farla
assassinare.
Sveva, dopo una visita di
controllo nella quale emerge che sta benissimo, mente a Brando rivelandogli,
invece, di non essere ancora guarita. La dottoressa le ha ordinato del riposo
ma non sa dove abitare e chiede a Brando di ospitarla, per alcuni giorni, a
Serralunga. Come può, Salani, esimersi dopo tutti i sensi di colpa causatigli
dall’incidente dell’amica? Oltretutto al vigneto c’è bisogno di lei perché il
vino ecologico messo a punto dall’enologa ha dei seri problemi che solo lei può
risolvere.
Leo peggiora, deve essere
operato ma sorge un problema. In ospedale hanno solo una sacca del sangue che
scorre nelle vene del paziente, zero negativo. Né Carol né Adam lo possiedono,
non resta che chiederlo a Jacopo, suo figlio naturale. Adam non vuole, però,
che l’ingegnere apprenda chi è il suo vero padre, e Carol convince Fiamma a
parlare con Castelli, che accetta immediatamente di donare il suo sangue.
Nel suo giro di visite
torinesi, Ettore non salta certamente Laura. L’ex amante è desiderosa di vedere
Sebastian dietro le sbarre, vuole conoscere la verità. Perché lo ha fatto?
Ettore, però, che di saggezza ed esperienza ne ha tante, non crede alla
colpevolezza del ricercato. (A cura di Francis)