lunedì 28 aprile 2014

CENTOVETRINE riassunto puntata del 29 aprile 2014

Per Cecilia è prematuro fare progetti. Confessa a Damiano che Cristiano l’ha invitata a casa sua, a Berlino, per farle conoscere i propri amici. Ritiene questo invito una sollecitazione ad impegnarsi con lui, ma lei è confusa, sebbene ritenga che Salani potrebbe essere l’uomo giusto. Damiano sta digerendo la notizia quando lo raggiunge un sms inviato da Laura: la Beccaria gli comunica, con poche parole, che non intende più cantare al Blue Valentine. Bauer è deluso e irritato, tanto che lascia un messaggio provocatorio nella segreteria di Laura. Lei si crede una povera vittima e la deve smettere di piangersi sempre addosso. Laura risponde e Damiano prosegue, anche se con toni più pacati, che ce la può fare, deve trovare il coraggio di rimettersi in gioco.
Dopo le dimissioni presentate da Jacopo, è inevitabile che Ettore lo rimproveri. Però Castelli ha ragione: se non si fosse dimesso spontaneamente sarebbe stato cacciato dai soci, che sicuramente avrebbero eletto Carol al suo posto. Stanno combattendo una guerra con rivali subdoli e sleali, e devono colpirli, usando le loro stesse maniere, al momento giusto.

Una Fiamma sempre più sconvolta e irrequieta si aggira per la stanza da letto. E’ disperata perché non trova più le fedi che aveva acquistato per il suo matrimonio. Oltretutto il suo psicanalista è partito e lei non sa come proseguire la terapia senza di lui. Jacopo la tranquillizza; ora che non è più amministratore delegato della holding ha tutto il tempo che occorre per starle vicino.
Diana è riuscita a copiare, nell’atelier di Cedric, gli indirizzi degli acquirenti dei falsi di Saint Germain – tutti russi – ed ora Ettore li vuole riacquistare per impedire a Emma di sentirsi obbligata a stare al fianco del marito. Chissà, una volta libera da questo legame, potrà scegliere con chi stare, magari proprio con lui.

Se credeva che Carol si felicitasse con lui per la bella notizia, e cioè che adesso Carol è il nuovo Amministratore delegato delle imprese, Leo si sbaglia di grosso. La Grimani gli rinfaccia che Brera può acquistare tutto quello che vuole, ma non lei. Il marito le consegna le carte per la loro separazione. L’ama talmente tanto che è disposto a perderla pur di renderla felice... (A cura di Francis)