Un aiuto che viene dall'alto
porta un po’ di serenità a Laura. E’ Valerio, rientrato dalla sua missione
all'estero per starle accanto e difenderla. Però, quando l’infermiera porta il
pranzo alla Beccaria, è lei stessa ad accorgersi che la bottiglia dell’acqua
trasuda. Valerio le ordina di non berla e la fa analizzare. La bottiglia
contiene lo stesso veleno che era stato iniettato nei cioccolatini.
Sul vassoio c’è anche un
bigliettino di minaccia, dal quale si evince che chi vuole vedere Laura morta è
una donna. “Non mi avete fregata”, si vanta la killer. Comunque ora le ricerche
si restringono. Per avere avuto accesso alla cucina dell’ospedale “la pazza” –
come la definisce Laura – deve esserne una dipendente.
Lo scetticismo che Viola
nutre nei confronti di Vega si affievolisce – ma solo un poco – quando Brando
le restituisce le quote di Serralunga e l’abito che la metterebbe nei guai.
Adam ha mantenuto la promessa, ribadisce il marito, ma ugualmente la Castelli
non si fida ancora di lui. Per lei c’è sotto qualcosa.
Pure Sebastian consiglia a
Brando di non sottovalutare il nuovo amico. Gli confessa che lo sta tenendo
d’occhio perché vuole scoprire che rapporto lo lega a Leo. Da non dimenticare –
gli ricorda - che entrambi sono giunti a Torino quasi contemporaneamente.
Da parte sua, Carol
suggerisce a Fiamma di fuggire; non c’è cosa peggiore che entrare in un carcere
e perdere la propria libertà. Per la ragazza la cosa più importante è l’amore di
Jacopo, Jacopo che non è riuscito a denunciare il padre. Almeno – rinfaccia
l’ingegnere a Leo – per il momento.
Damiano non vuole lasciare
sola Cecilia che si appresta a trascorrere la notte a casa di Laura. Se non c’è
la stanza per gli ospiti pazienza, dormiranno entrambi sul divano... (A cura di Francis)