“Come ho fatto a stare tutto
questo tempo senza di te?”: è la domanda che Eugenio mormora. La stessa domanda
la ripropone anche Viola.
La pedanteria di Otello
irrita Teresa. L’amministratore del condominio vorrebbe che la moglie
sollecitasse Ferri a pagare le rate arretrate, ma Teresa si ribella. Lei è la
governante in casa Ferri, non l’esattore! Testa, facendo la voce grossa,
promette che quando vedrà Roberto gli intimerà di pagare le morosità che si
sono accumulate. Però, quando lo vede, balbetta come un bambino e inventa
banali scuse per averlo fermato. Teresa lo prende in giro al caffè Vulcano e così Otello si lascia andare a commenti veramente offensivi nei confronti di Ferri, il quale è entrato nel bar ed ha udito tutto. Tiene poi a precisare che Testa
non è certo un amministratore accorto – come era Renato – in quanto le rate di
condominio le ha già pagate la sua segretaria alcuni giorni prima.
Niko non vuole che il padre
gli organizzi la vita e si sfoga con Andrea che però gli dà dei buoni
consigli. Deve accettare le occasioni che oggi la vita gli propone. E così,
vestito con giacca e cravatta come impostogli dal padre, si presenta al
colloquio con Roberto. Ma, più che un candidato stagista, assomiglia di più a un
becchino. Comunque, precisa Niko al padre, lui inizierà lo stage, ma non
abbandonerà per il momento il suo lavoro al caffè Vulcano.
Alberto, salito su una torre, minaccia di
suicidarsi... (A cura di Francis)