Trolley alla mano, Penelope
sta per lasciare Torino. A Vincent confessa che lui si merita una persona
migliore, non lei che lo ha tradito, e perciò è consapevole che non la
perdonerà mai. Emma, interpellata da Ettore che ha visto il nipote praticamente
distruggere la pasticceria, afferma di non conoscere il motivo di tanta furia
del figlio. Ferri precisa che Penelope ha rescisso il contratto del negozio ed
è sparita. Ci devono essere dei motivi molto gravi, prosegue, per costringere
la ragazza a eclissarsi a pochi giorni dalle nozze.
Milo torna deluso dalla sua
settimana di gare, non ha vinto. Damiano e Cecilia non ritengono sia quello il
momento giusto per affrontare con lui il discorso della sua paternità.
Laura passa a salutare
Marcello e lui le fa un regalo: una racchetta nuova da squash, la quale presume
altri incontri sportivi. Ma l’istruttore ha un altro regalo, per suo figlio,
specifica. Laura si meraviglia, ma non lo giudica. Anche lei ha commesso tanti
errori nella sua vita!
Poco prima la Beccaria aveva
consolato Damiano, che aveva ammesso di essere pieno di preoccupazioni. Laura
riconosce che la serata trascorsa con il suo giovane corteggiatore è stata
rilassante perché ha iniziato ad apprezzare le cose belle della vita, senza
porsi troppe aspettative.
Rowena ha dichiarato che
nessuno l’ha aiutata nella sua latitanza e Jacopo lo conferma. Valerio, però,
ha in mano i tabulati telefonici della Fassbinder che dimostrano invece che
sono intercorse telefonate fra lei e Castelli. Sarà pertanto accusato di
favoreggiamento. La notizia è già uscita su Cento – che tempismo! – e Jacopo se
ne lamenta con Carmen. Carol rinfaccia a Castelli che il titolo è già sceso e
ben presto verrà deposto dai soci.
Pure Ettore - che ogni tanto
si interessa anche della holding – informa Sebastian che non può più
permettersi – come ha sempre fatto – di difendere Jacopo. Deve anticipare le
mosse della Grimani e suo figlio deve dimettersi.
E’ Sebastian stesso che
decide di dare la notizia al figlio. Come genitore, afferma, ha apprezzato la
sua generosità nell’aiutare Rowena, ma come imprenditore non se lo può
permettere. Deve dimettersi, non c’è altra scelta... (A cura di Francis)