mercoledì 3 dicembre 2014

CENTOVETRINE riassunto puntata del 3 dicembre 2014

Trolley alla mano, Penelope sta per lasciare Torino. A Vincent confessa che lui si merita una persona migliore, non lei che lo ha tradito, e perciò è consapevole che non la perdonerà mai. Emma, interpellata da Ettore che ha visto il nipote praticamente distruggere la pasticceria, afferma di non conoscere il motivo di tanta furia del figlio. Ferri precisa che Penelope ha rescisso il contratto del negozio ed è sparita. Ci devono essere dei motivi molto gravi, prosegue, per costringere la ragazza a eclissarsi a pochi giorni dalle nozze.
Milo torna deluso dalla sua settimana di gare, non ha vinto. Damiano e Cecilia non ritengono sia quello il momento giusto per affrontare con lui il discorso della sua paternità.
Laura passa a salutare Marcello e lui le fa un regalo: una racchetta nuova da squash, la quale presume altri incontri sportivi. Ma l’istruttore ha un altro regalo, per suo figlio, specifica. Laura si meraviglia, ma non lo giudica. Anche lei ha commesso tanti errori nella sua vita!
Poco prima la Beccaria aveva consolato Damiano, che aveva ammesso di essere pieno di preoccupazioni. Laura riconosce che la serata trascorsa con il suo giovane corteggiatore è stata rilassante perché ha iniziato ad apprezzare le cose belle della vita, senza porsi troppe aspettative.

Rowena ha dichiarato che nessuno l’ha aiutata nella sua latitanza e Jacopo lo conferma. Valerio, però, ha in mano i tabulati telefonici della Fassbinder che dimostrano invece che sono intercorse telefonate fra lei e Castelli. Sarà pertanto accusato di favoreggiamento. La notizia è già uscita su Cento – che tempismo! – e Jacopo se ne lamenta con Carmen. Carol rinfaccia a Castelli che il titolo è già sceso e ben presto verrà deposto dai soci.
Pure Ettore - che ogni tanto si interessa anche della holding – informa Sebastian che non può più permettersi – come ha sempre fatto – di difendere Jacopo. Deve anticipare le mosse della Grimani e suo figlio deve dimettersi.

E’ Sebastian stesso che decide di dare la notizia al figlio. Come genitore, afferma, ha apprezzato la sua generosità nell’aiutare Rowena, ma come imprenditore non se lo può permettere. Deve dimettersi, non c’è altra scelta... (A cura di Francis)