Pia si confronta con Roque e pare non essere disposta a tornare a casa, nonostante le suppliche del marito, perché prima vuole essere sicura dei sentimenti che prova. Mariana informa la madre di aver letto la lettera di Soledad e che ciò che c'è scritto non porta a nulla di buono. Olmo si confida con don Anselmo, dicendogli che il dolore che prova per la perdita di Soledad a volte gli fa venire strani istinti. Gonzalo, nella solitudine della cella, decide di scrivere una lettera per ognuno dei suoi cari.
Mancano poche ore all'esecuzione di Gonzalo e il giovane decide di confessarsi con Don Anselmo. Confessa di aver amato e di amare ancora Maria e chiede al prete di occuparsi di Tristan e di María dopo la sua scomparsa: ormai è pronto ad affrontare la morte per potersi finalmente riunire a sua madre Pepa. Tristan vorrebbe liberare il figlio, ma viene fermato da Candela che cerca di farlo ragionare. Quintina rifiuta di fuggire con Hipolito. Quando Hipolito le chiede di ammettere che non prova niente per lui, Quintina rimane in silenzio. L'esecuzione sta per avere luogo, ma María si mette in mezzo proclamando l'innocenza di Gonzalo.
Proprio nel momento in cui Gonzalo stava per essere giustiziato interviene Maria rivelando a tutti i presenti di essere certa che non è stato Gonzalo a violentarla, visto che loro prima che diventasse sacerdote erano stati in intimità. Francisca, indignata per l'umiliazione, rifiuta di parlare con Maria. Gonzalo si scusa con Emilia e Alfonso, che lo perdonano.