Dopo tanto tempo che non si
vedono, Gaia ha invitato Gian Filippo a villa Castelli. Pertanto, per avere la
sua libertà, Gaia ha prenotato un tavolo al Winebar per Damiano e Cecilia,
mentre Milo andrà ad un pigiama party da amici. Damiano protesta, ha deciso tutto
lei, ma la prima moglie gli confida che ha organizzato la serata anche per
aiutare il suo matrimonio, considerato che i tarocchi fatti da lei a Cecilia
hanno sentenziato che per non morire di monotonia deve essere ravvivato.
Al Winebar, mentre Damiano,
molto impacciato, sta per confessare a Cecilia la sua bigamia, la telefonata di
Gaia lo interrompe. Deve correre subito in pasticceria perché Milo è mezzo
sbronzo. In realtà il ragazzino ha fatto scorpacciata di babà al rum, e non è
molto sobrio. E adesso come farà Gaia a incontrare il suo amato notaio? Damiano
la consola e Cecilia, stanca di aspettare il marito, li vede mentre si
scambiano un gesto affettuoso. Con una scusa di lavoro, Cecilia lascia il locale
e stacca il cellulare. Quando il mattino dopo rientra, la accoglie un Damiano molto, troppo premuroso, che però non rivela il vero
motivo per il quale si è assentato dalla cena la sera prima. Non solo. Per non
rivelare alla moglie la bravata di Milo, costringe pure il figlio a mentire (è andato a letto tardi per guardare un film alla tv), ma Cecilia si accorge della
menzogna e, fissando intenzionalmente Damiano negli occhi, ammonisce Milo a non
dire bugie, altrimenti "le persone perdono la fiducia che hanno in te".
Viola ha deciso di vendere le
proprie quote di Serralunga e resta delusa quando Brando non si oppone.
L’unica cosa che richiede Salani è di poter valutare prima chi sarà il suo
nuovo socio.
Fiamma ha deciso di
trasferirsi a San Miguel, dove aprirà una casa famiglia. Per lei non ha più
senso restare a Torino senza l’amore di Jacopo. Purtroppo per lei l’ingegner
Castelli non riesce a perdonarla. Prima di partire, Fiamma saluta il marito e
gli fa una proposta: partire con lei, ricominciare la loro vita da un’altra
parte... (A cura di Francis)