Laura, interrogata da
Valerio, non riesce a convincerlo che le accuse contro Sebastian siano dettate
da un complotto. “Qualcuno vuole giocare con la mia vita”, è la sentenza della
Beccaria.
Adam insinua che Sveva si sia
fatta del male da sola per ottenere l’attenzione di Brando. Fosse nei panni di
Viola, lui sarebbe preoccupato perché Sveva, con l’incidente, è tornata al centro dei
pensieri di Brando.
Al suo risveglio Sveva ha le
idee confuse, ma poi ricorda che Brando l’aveva cacciata da Serralunga. Adesso
non vuole la sua pietà e, a sua volta, lo manda fuori dalla stanza
dell’ospedale. Non lo vuole più vedere.
Alla dottoressa che le porta
buone notizie – non deve essere operata – l’enologa confessa di aver avuto
delle allucinazioni. Non ha nessuno che le stia accanto, non vuole la madre e
nemmeno quel giovanotto – come lo definisce la dottoressa – che era poco prima
nella sua stanza ed era molto preoccupato per lei.
Sebastian lega Leo ad una
sedia; vuole sapere cosa vogliano da lui. O confessa la verità alla polizia o
lo ammazza.
Nel frattempo, come è ovvio,
Brera è introvabile e Carol informa della sua sparizione Fiamma. Jacopo
intuisce dove l’uomo sia e con chi sia.
Leo, sempre legato alla sedia,
viene schiaffeggiato da Castelli che gli chiede: “Chi sei tu per conoscere il
mio passato?”. Infatti Leo gli aveva ricordato la brutta reputazione che
Sebastian aveva quando si trovava in Sudamerica. Poi ammette: “Sono Fernando,
quello al quale hai tolto tutto, e sono tornato per portarti via tutto”. (A cura di Francis)