Cecilia ha ripreso in mano le
indagini e interroga nuovamente Zeno. Bauer si illude che alla Castelli importi
ancora qualcosa di lui, ma lei chiarisce subito che lo fa solo per
Damiano. Amareggiato, Zeno mormora: “Ecco cosa sono per te, solo il
fratello di Damiano”.
Dopo Zeno, la vice ispettrice
interroga nuovamente anche Frida, la quale ribadisce la seconda versione della
sua testimonianza "Zeno è un criminale che deve marcire in carcere". E poi
perché, prosegue, Cecilia lo difende ancora dopo che Zeno le ha fatto tanto
male? “Faccio solo il mio lavoro”, è la solita risposta della Castelli.
E’ stata trovata l’auto di
Sebastian sul fondo del fiume, ma nessun corpo vi era a bordo. Sicuramente la
corrente lo ha trascinato via e certamente, per Valerio, Castelli è morto. Il
commissario Bettini dà la ferale notizia a Jacopo, Laura e Viola. Però Brando non è presente
per confortare la moglie: è a Padova con Sveva. Ma adesso c’è Matilda a
sostenere la figlia...
Da madre a madre, Matilda
ribadisce alle accuse di Carol; Sebastian non è un assassino e, se anche in passato ha
commesso molti errori, adesso è cambiato. Lei lo può testimoniare, e poi non
vuole che le accuse rivolte contro Sebastian ricadano su Jacopo. Carol ribatte
che lei è sempre stata una madre assente ed è tornata adesso solo perché i
suoi figli sono nei guai. Carol, alla fine, le promette che non infierirà su
Jacopo, ma nemmeno lo aiuterà.
Leo ringrazia Jacopo per la
donazione del sangue, facendo risaltare che adesso nelle loro vene scorre lo
stesso sangue. Che ironia della sorte! Leo sa, Jacopo ancora no. Se lo sapesse
forse non avrebbe rinfacciato a Brera di desiderare che ci fosse lui in fondo
al fiume. Leo chiede un antidolorifico all’infermiere, ma una pastiglia non può
guarire il dolore dell’anima.
Anche a Jacopo, infuriato,
Matilda rammenta gli errori commessi dal padre, ma lui deve ricordarlo come un
l’uomo che lo ha allevato come fosse suo figlio. Inoltre non deve essere troppo
severo con Leo, il padre della donna che ama. Ma per Castelli è Leo Brera il
colpevole di tutto. (A cura di Francis)