Carol non muove le gambe e
Leo accusa il dott. Bandini: la moglie è vittima del suo delirio di
onnipotenza, ma il chirurgo non ci sta ricordandogli che non gli aveva promesso
nulla, erano ben chiari i rischi che l’intervento comportava.
Dovendo scegliere fra due
polli (non certo Damiano e Cristiano) da mangiare, Cecilia preferisce recarsi a
cena al Winebar, scortata dai due premurosi amici. Salani nota che fra Cecilia
e l’ex collega c’è molta sintonia, anche se entrambi dichiarano che fra loro
esiste solo una bella amicizia. Poi il discorso cade su Laura e Cristiano
confessa che la donna ha cercato di sedurlo per avere le sue quote di
Serralunga. Non è una persona affidabile, sentenzia. Damiano resta perplesso.
La Beccaria ammette di
essersi presa gioco dei sentimenti di Cristiano e questo per amore di
Sebastian, per compiacerlo. Damiano apprezza la sua sincerità. Poco dopo apprezza
anche qualcos'altro: interrompendo le pulizie che
sta facendo al Blue Valentine e notando un pianoforte, Laura si mette a
strimpellare e ad accompagnare le note cantando. Bauer, che la sta ascoltando
non visto, resta favorevolmente impressionato dalla voce della donna. Ecco chi
può sostituire degnamente Frida!
Brando e Viola si comportano
come due fedifraghi amanti: si vedono di nascosto. La Castelli è stanca di
subire questa situazione e decide di intervenire personalmente: illuderà Adam, così come Brando sta illudendo Sveva. Anche Brando capisce che ormai il suo
trucchetto deve concludersi e invita l’enologa a cena dove la corteggia quasi
spudoratamente. Proprio quando prende la mano della ragazza fra le sue, sbuca
dal nulla un fotografo che immortala la scena.
Interpellato da Cecilia,
Cristiano le illustra la psicologia del poker. Per scoprire la tattica del
baro, la vice ispettrice chiede a Cristiano di organizzare una partita con lui.
L’ultima persona che Carol
avrebbe voluto vedere al suo capezzale è proprio lui: Ettore Ferri. Pur non
essendoci fra i due dei buoni rapporti, Ettore la sprona a combattere, deve
vincere quella battaglia, se non altro per non lasciargli campo libero.
Giorgio, facendo leva sulla
psiche di Carol e sulla sua determinazione, le ordina di comandare al suo
alluce di muoversi. E improvvisamente il ditone dà segno di essere vivo. Leo,
accanto alla moglie, è felice: le sue preghiere sono state esaudite. Felice ma
non troppo, nota la Grimani. Leo le confessa di aver promesso davanti a Dio che
non avrebbe avuto più segreti per lei, e che le avrebbe sempre detto la verità.
“Ho provocato io quell’incidente”, mormora... (A cura di Francis)