Nonostante il tentativo di Penelope di togliersi la vita, Vincent non è intenzionato a perdonarla. Lei lo supplica
di restare, deve continuare a salvarla da se stessa. Vincent non sa resistere e
fa l’amore con lei, ma è l’ultima volta, ribadisce dopo. Tornando insieme si
farebbero solo del male a vicenda.
Aggirandosi per l’atelier di
Cedric, Valerio ha delle sensazioni. Si guarda intorno in cerca di ispirazione.
L’illuminazione gli perviene tramite il poliziotto che lo accompagna; il
collaboratore ha infatti trovato, fuori posto, il ritratto che il pittore fece
a Penelope nel loro ultimo incontro.
Bettini convoca pertanto
Vincent per interrogarlo. Vuole conoscere che rapporti intercorrevano fra padre
e figlio prima dell’aggressione. “Incompatibilità caratteriale”, risponde
Vincent, per questo se ne andò da casa una volta diventato maggiorenne. Detto
ciò nega comunque di aver aggredito il padre, non ci sarebbe stato nessun
motivo per farlo. E invece il motivo sta proprio nelle mani di Valerio. Dal
ritratto fatto da Cedric a Penelope si intuisce quanto il pittore sia un uomo
passionale, e la tela dimostra anche quanta intimità ci fosse fra nuora e
suocero.
Velasco e Fiamma sono
imbarazzati mentre Jacopo pronuncia il nome di Grant. Fiamma è costretta a
mentire nuovamente al marito che rimarca la stranezza che, per la seconda
volta, impedisce a Grant di incontrare la moglie.
Laura canta, Jacopo rimugina
e beve. E non risponde nemmeno alle telefonate di Fiamma. I coniugi Castelli
sono in ritardo per esibirsi alla cena di beneficenza, e gli ospiti stanno
iniziando ad innervosirsi. Pertanto Cardozo propone di essere loro due a
intrattenere gli ospiti ballando il tango. E inizia a insegnare a Fiamma i
passi base. Jacopo li osserva, sempre più tenebroso. (A cura di Francis)