venerdì 1 maggio 2015

UN POSTO AL SOLE | Riassunto puntata 30 aprile 2015

Franco blocca Giovanna prima che si metta nei guai. Deve lasciare le indagini a Torre, le consiglia, lei è troppo coinvolta. Ma i sospetti della Landolfi hanno un fondo di verità, in quanto Orefice, una volta rimasto solo, telefona ad un complice. Hanno fatto un grosso errore sequestrando un poliziotto – anche se non lo sapevano – e adesso Giovanna deve morire.
Renato propone di passare la festività del primo maggio in un agriturismo, e subito Manuela si arruffiana Renato per essere invitata. Ci vuole proprio una bella festa in famiglia, esclama la Cirillo. Potrebbe essere un’ottima occasione per ricucire il suo rapporto con Niko. Giulia non è d’accordo e obbliga Renato ad informare Manuela che lei non può partecipare. Capita l’antifona, Manuela lascia la Terrazza per tornare da Serena, e Niko lascia casa Poggi per tornare alla Terrazza.

Il motore dell’aereo sul quale viaggiava Eugenio ha avuto un’avaria e il pilota è stato costretto ad un atterraggio di emergenza. Nulla di grave. Il magistrato sbarcherà a Roma e Viola parte per accoglierlo. Il suo posto, alla radio, verrà preso da Michele che duetta con Scheggia sull'importanza della festa dei lavoratori. Duetta… per modo di dire, perché la parola è sempre in bocca al direttore della radio, mentre Scheggia, che vorrebbe alleggerire il tono troppo serioso assunto dal giornalista, non può che pronunciare solo poche parole. Viola, che li sta ascoltando, telefona da Roma per raccontare di quanta gioventù la capitale è invasa, giovani e non, che parteciperanno al concerto del Primo maggio.
Leonardo corteggia in modo molto rispettoso Angela, rendendosi conto che la ragazza non ha ancora risolto i suoi problemi con l’ex compagno. Lei gliene è grata e lo invita a mangiare due bocconi nella trattoria lì accanto. Lui confessa di essere molto attratto da lei, ma rispetterà i suoi tempi perché non la vuole perdere.
I documenti presentati da Marina non soddisfano Roberto. Non ci saranno dividendi per i soci, lui però li pretende. Inoltre disapprova il premio di produttività promesso da Filippo agli operai, che hanno lavorato con dedizione e senza orari pur di terminare i lavori iniziati. Sartori non fa una piega e informa il padre che i premi li pagherà di tasca sua.

Mario Orefice sta nervosamente attendendo qualcuno, quando all'improvviso una figura mascherata appare improvvisamente alle sue spalle e lo aggredisce... (A cura di Francis)